Iolanda



...ricorderò sempre il tuo bellissimo viso, cara, le nostre domeniche di festa a ballare e a scherzare fra noi, come ricorderò per sempre il giorno in cui te ne sei andata, in silenzio, senza un lamento. Credevamo che soltanto la guerra avesse il potere sciagurato di portar via le giovani vite, di sradicare le piantine nuove come le grandinate di marzo...invece te ne andasti e la guerra era solo un ricordo lontano, te ne andasti e l'estate intorno alla tua casa era la nostra festa, te ne andasti e non potemmo neppure salutarti. Ricordo il dolore improvviso e lacerante che assalì tutta la gioventù accorsa, tuo fratello che stette quattro ore a massaggiarti le braccia convinto che ti saresti risvegliata, un giovane che ti amava inginocchiato al tuo capezzale a piangere tutte le sue lacrime... Ricordo il tuo funerale, la discesa dai tuoi monti quasi in processione, il tintinnio delle corone di metallo che sovrastava il canto delle cicale. Portammo un fiocchetto nero appuntato sugli abiti per un anno intero, portai e porto ancora il ricordo del tuo amato viso per sempre nel mio cuore.